STEP7_Il mito

Dalla mitologia al microscopio

Il microscopio è uno strumento che permette un'osservazione più acuta della realtà.

Analizzando la mitologia antica, il mito più inerente alla capacità di osservare moltiplicando il nostro sguardo, è il mito di Argo Panoptes, anche definito "Argo dai cento occhi".

Mostro della mitologia greca, gigantesco e fornito, secondo le varie versioni, di uno o quattro o cento occhi che non chiudeva mai tutti insieme. Il gigante venne posto a guardia della ninfa Io, uno degli amori di Zeus, tramutata dal dio in una giovenca per nascondere a Era, sua moglie, la vera identità della ninfa. La dea, sospettosa del tradimento del marito, riuscì ad ottenere l'animale in dono. Zeus, infatti, acconsentì alla richiesta per fugare ogni sospetto, ed Era pose la fanciulla sotto la sorveglianza di Argo, che legò l'animale ad un ulivo. Il gigante, grazie ai suoi cento occhi, riusciva a non dormire mai.  Zeus, incaricò il dio Ermes di liberarla. Quest'ultimo, si camuffò da pastore, si avvicinò ad Argo, e suonando una melodia iniziò a narrare una storia, fino a che non riuscì a fargli chiudere tutti i cento occhi. Uccise poi il gigante addormentato tagliandogli la testa con la spada, liberando Io. Era prese gli occhi dalla testa di Argo e li pose sulle piume del pavone, l'animale a lei sacro.


Fonte: I grandi miti greci, di Luciano De Crescenzo, Mondadori, 2012



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