La sintesi finale
Questo blog è nato con lo scopo di analizzare lo strumento scientifico del microscopio.
L'analisi è iniziata partendo dalla sua definizione: il microscopio è uno strumento scientifico che consente di ingrandire l'immagine degli organismi di piccole dimensioni con l'aiuto di una lente. [1].
Esiste una vasta varietà di modelli di microscopio [3], che si applicano a diversi campi specifici, ma il principio alla base dello strumento è sempre il medesimo [5].
Chi sia il reale inventore del microscopio non è noto, come spesso accade. Si sa che l’oggetto nacque intorno al 1600 come strumento complementare al telescopio, scoperte che vengono entrambe attribuite a due ottici olandesi, padre e figlio, di nome Hans and Zacharias Janssen.Si può però constatare che la nascita del microscopio risale al periodo della rivoluzione scientifica, una fase di straordinario sviluppo della scienza, che si sviluppò a partire dal 1543 [9].
Da questi primi studi sul microscopio scaturisce una prima definizione della moderna microbiologia [4]. Il lavoro che ne sancisce maggiore rilevanza è la “Micrographia” di Hooke, del 1665, il primo volume che attraverso dettagliate tavole illustra disegni e descrizioni fisiologiche di corpi minuti realizzati grazie all’uso delle lenti di ingrandimento. Questo studio rivoluzionario rappresenta uno spartiacque nella scoperta dell’infinitamente piccolo, e impressiona gli scienziati dell'epoca, a tal punto che il volume viene immediatamente adottato dalle università europee.
Non è tuttavia il primo documento scritto che tratta dello studio di quelli che noi definiamo microrganismi: già pochi anni prima Antoni Van Leuuwenhoek aveva intrapreso una corrispondenza con la Royal Society riguardo i suoi studi nello sviluppo della microscopia [10]. Antoni Van Leeuwenhoek ebbe infatti un ruolo chiave nello sviluppo dello strumento, sviluppò modelli propri contribuendo notevolmente all'elaborazione dello strumento [11].
Nel periodo illuminista si assiste a un momento storico che rinnova la sensibilità intellettuale e morale dell'epoca, e i termini scientifici iniziano ad entrare alla cultura di massa; il microscopio inizia a diventare un oggetto conosciuto non solo ai pochi: Jonathan Swift, nel suo I viaggi di Gulliver utilizza l'immagine metaforica della vista al microscopio per definire la degenerazione umana [6].
Nonostante l'evidente carattere rivoluzionario del microscopio, superato il periodo della rivoluzione scientifica e dell'Illuminismo, la sua evoluzione procede a fasi alterne [24] probabilmente in concomitanza con alcune scoperte scientifiche. A causa questa lentezza, si arriverà alla definizione di un brevetto soltanto alla fine dell'800 [17].
Ed è anche questo il periodo in cui iniziano a comparire le prime aziende produttrici e di conseguenza le prime pubblicità [13] o le prime rappresentazioni cinematografiche in cui compare lo strumento [12].
Il microscopio diventa quindi un'immagine sempre più ricorrente nella mente umana, non solo degli scienziati che ne sono continuamente a contatto: ne he un esempio l'inserimento dello strumento su diversi francobolli [18], o la scelta di utilizzarne l'immagine come simbolo della ricerca contro il cancro per il gruppo di ricerca AIRC [20].
Altrettanto interessante è l'iniziativa di ad opera dell'ARPA, di inserirlo in un fumetto divulgativo sull'amianto, i suoi usi, i rischi connessi e le ricerche fatte in laboratorio per analizzarne i campioni [21].
Nel corso degli ultimi anni sono stati prodotti diversi modelli, sempre più innovativi, e comprenderne il funzionamento non è sempre così scontato: nell'analisi è stato fondamentale infatti sezionare un moderno microscopio per poterne capire il meccanismo[16]. Per lo stesso motivo, vista la moltitudine di modelli esistenti di microscopio, sono vigenti molte normative e altrettanti standard legati all'impiego di questo strumento [23].
Al giorno d'oggi il microscopio è uno strumento noto a chiunque, anche nelle scuole si cerca di avvicinare i più piccoli all'interazione con gli strumenti scientifici, ma come specificato precedentemente, talvolta il suo funzionamento non è così scontato, per questo un manuale d'uso più sicuramente sanare ogni dubbio [22].
Durante l'analisi è stato interessante analizzare lo strumento anche sotto altri aspetti, andando a ricercare ad esempio i numeri che lo riguardano [15] o andando a definirne un vero e proprio abbecedario [19]; altrettanto stimolante è stata la realizzazione di una classificazione tassonomica [14].
Per concludere il blog ho realizzato una mappa concettuale [27] che riflette sulle entità osservabili con lo strumento e soprattutto come il microscopio sia strettamente connesso non solo alla fisica e alla biologia, ma anche alla chimica [26].
notorietà deriva dalla notevole evoluzione che la ricerca scientifica ha fatto nel campo della microbiologia, così da rendere necessario conoscere lo strumento in questione; tale crescita non è in stallo, anzi, al giorno d'oggi strumenti come il microscopio sono più che necessari (ad esempio nell'analisi del Covid-19 il microscopio è stato essenziale).
Spero di avervi incuriosito con la storia del microscopio!
Grazie per l'attenzione!
Commenti
Posta un commento